Sinossi
Ambientato in una Venezia impossibile del 1989, il lungometraggio racconta di una nuova Repubblica nata dalla ribellione dei veneziani a Napoleone Bonaparte e governata da un nuovo Doge, Anselmo Biaberini, sotto la cui dittatura si svolgono le indagini per scoprire il mandante di una serie di omicidi commessi a Murano che coinvolgono maestri vetrai. Responsabile delle ricerche è Leonardo Rizzi (interpretato dall’attore Francesco Wolf), Provveditor Capo de la Quarantia al Civil e al Criminal che, insieme ai suoi Fanti Giustini (Roberto Vertieri) e Avanzi (Davide Strava), si dovrà costantemente confrontare con i due mondi contrastanti che caratterizzano la Repubblica: da una parte la dittatura e dall’altra il mondo nascosto dei ribelli che si illudono di lottare per ideali di libertà e indipendenza. Tra intrecci di storie private che si intersecano tra i duemondi si arriverà all'epilogo e allo svelamento del tanto ricercato movente, che si scoprirà non far parte del mondo reale.
Tratto dal romanzo Venezia Impossibile di Marco Toso Borella, Edizioni Supernova.
RICHIESTA PRESS BOOK e CARTELLA STAMPA a Francesca Anzalone francesca.anzalone@netlifesrl.it
Titolo | Venezia Impossibile |
Regia | William Carrer |
Soggetto | Marco Toso Borella |
Sceneggiatura | Sabrina Gioda |
Fotografia | William Carrer |
Musica | Gigi Marcarini, Adam Carpet |
Montaggio | IrisFilm Produzioni |
Interpreti | Francesco Wolf (protagonista), Davide Strava, Roberto Vertieri |
Produzione | Irisfilm produzioni, GP Productions in coll. con Associazione Noi Cinema e M.I.L.K Minds in Lovely Karma, |
Origine | Italia |
Durata | 91' |
Sistema di edizione-supporto | Digitale HD |
Ufficio stampa | Francesca Anzalone mobile: 347 4686369 mail:francesca.anzalone@netlifesrl.it | Netlife s.r.l. Comunicazione |
Soggetto | Ambientato in una Venezia impossibile del 1989, il lungometraggio racconta di una nuova Repubblica nata dalla ribellione dei veneziani a Napoleone Bonaparte e governata da un nuovo Doge, Anselmo Biaberini, sotto la cui dittatura si svolgono le indagini per scoprire il mandante di una serie di omicidi commessi a Murano che coinvolgono maestri vetrai. Responsabile delle ricerche è Leonardo Rizzi (interpretato dall’attore Francesco Wolf), Provveditor Capo de la Quarantia al Civil e al Criminal che, insieme ai suoi Fanti Giustini (Roberto Vertieri) e Avanzi (Davide Strava), si dovrà costantemente confrontare con i due mondi contrastanti che caratterizzano la Repubblica: da una parte la dittatura e dall’altra il mondo nascosto dei ribelli che si illudono di lottare per ideali di libertà e indipendenza. Tra intrecci di storie private che si intersecano tra i due mondi si arriverà all'epilogo e allo svelamento del tanto ricercato movente, che si scoprirà non far parte del mondo reale. |
Biografia regista | William Carrer, Regista e Direttore della Fotografia. Classe 1976. Lo studio della musica completa questa visione artistica che lo accompagnerà poi nella professione di direttore della fotografia (ed in alcuni casi anche come regia) che ad oggi svolge per importanti Brand come, solo per citare alcuni esempi, Piaggio, Diadora, Lotto, Stonefly, San Benedetto, Caleffi, Sappi, ATVO, Carpené Malvolti, I’m Watch, Promovetro, per enti e istituzioni come Regione Veneto, Provincia, Ateneo Veneto, il Gran Teatro La Fenice e televisioni come RAI, Mediaset, ZDF, ARD, Discovery ed infine per videoclip e cortometraggi, oltre alla direzione fotografia per Takeshi Kitano nella produzione Takeshi Art Beat. William Carrer è IrisFilm Produzioni, azienda specializzata in servizi video a forte impatto emozionale. |
Partecipazioni e riconoscimenti | Patrocinio della Regione Veneto Patrocinio del Comune di Venezia – Attività Culturali |
E’ una Venezia impossibile quella di William Carrer (anche direttore della fotografia) che nella sua visionedistopica viene raccontata attraverso tre elementi rappresentativi: acqua, fuoco e vetro in un gioco costante dichiaroscuro e di attenta selezione dei colori. E’ il disincanto il motore della sua narrazione che si sviluppa inuna Venezia fragile e priva di valori celata dietro ad una maschera di rigidità, forza e apparenza. Undisincanto che si percepisce dai contrasti sempre presenti nelle inquadrature a ricordare allo spettatore ilsenso della dicotomia sociale di quella organizzazione sterile. Non un’identificazione bene e male, comeavrebbe potuto essere se i due mondi contrastivi fossero stati realmente definiti, bensì una costante dualitàche impregna ogni luogo esterno ed interno, ogni personaggio, ogni dettaglio inserito, non per caso, in tuttele inquadrature. E’ una società di illusioni, di ideali fittizi, di irrealtà, di impossibilità, in una sola parola: didisincanto.